ThinkOutsideTheBox

Tutto è cominciato due settimane fa... che dico, in realtà tutto cominciò almeno un ventennio fa, quando sognavo di diventare scenografa. Poi un paio di settimane fa sono incappata in una recita di bambini dove c'erano delle scenografie molto semplici, ma davvero deliziose e mi è venuta l'idea di creare delle mini scenografie che si possono appendere nelle camerette o magari essere scenari di mille avventure. Così dalle mie visioni e complice la patologica dimenticanza delle buste riutilizzabili quando vado a fare la spesa, e il conseguente accumulo di cartoni in cui trasportarla a casa, sono nate le mie mini scenografie. Ognuna di loro è ovviamente frutto della mia mente, e la mia mente non può fare altro che ispirarsi al mio vissuto... e al mio vis suto si ispira anche l'idea di us cire fuori da gli spazi ( non a cas o ThinkOut side The Box). Un a delle difficoltà maggiori che avevo da bambina e ra colorare dentro gli spazi e da adul ta poi scrivere dentro le righ

Camere d'aria: mio grande amore. Uno dei primi materiali che ho iniziato a lavorare, uno di quelli che ogni volta che lo prendo in mano, indipendentemente da cosa ci voglia fare, mi ricorda un pezzo della mia vita, quello passato in Toscana quello in cui Lorenzo faceva il biciclettaio... sembra ieri, sembra una vita fa.  Così, un giorno, sbotti per il casino che hai tra il materiale, decidi di mettere  in ordine (o almeno ci provi) e scappa fuori un pezzo che avevi completamente dimenticato e il ricordo si fa vivo... Sei ancora nella casetta sui colli di Scandicci, quela tra gli ulivi, hai iniziato da poco questa nuova avventura di creare oggetti da materiali di scarto e un giorno il tuo amore torna a casa tutto entusiasta dal lavoro... ha una sorpresa per te, una rarità: una camera d'aria in cauciù, di quelle che si usavano fino agli anni '70, recuperata da una bici ormai d'epoca, salvata dal bidone solo per te. Il tuo meccanico azzurro! Così ti metti all'oper