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Ed eccomi ancora una volta qua a parlare di capsule… che tra l’altro mi è appena capitato di rendermi conto che anche le persone a me più vicine non sanno proprio bene di cosa parliamo. Tempo dieci minuti ho chiuso il telefono con un amico che recentemente ha comprato un paio di orecchini per la sua ragazza. Parlando del fatto che le sono piaciuti molto, mi ha domandato con cosa fossero fatti… dopo il cazziatone per non avermi ascoltato quando gliel’ho spiegato la prima volta (quando imparerò che gli uomini non sono geneticamente predisposti per prestare attenzione?!?) gli ho pazientemente spiegato. Ma a questo punto mi sorge il dubbio… ma sarà chiaro qual è il processo che c’è dietro la lavorazione delle capsule? E allora… ora vi beccate la lezioncina sul processo di recupero delle capsule e casomai prendetevela con il mio amico! Tutto nasce nelle case altrui… io e Lorenzo (il mio compagno) usiamo una moka vecchia maniera così per la raccolta delle capsule dipendo interamente

Quando settimane di silenzio corrispondono a giornate di produzione alacre ed esplosiva capita che in una stessa giornata senta la necessità di pubblicare più post.  Raccontarmi e raccontare quello che faccio, come lo faccio e perché è la seconda cosa che più amo di questo mio fare, ovviamente la prima è fare!  Dopo il post sul tavolino realizzato dal ruotino di scorta della macchina di mia sorella (vedi post  GOODBYE AGILA ) eccomi qua a fare il punto di quello che ho realizzato nelle ultime settimane e mi sono accorta che un vero e proprio punto non c'è... in queste ultime settimane mi sono davvero divertita a spaziare tra idee e materiali. Da principio avevo pensato di fare un post sulle lampade... ne ho tirate fuori diverse del resto, ma sarebbero rimaste fuori troppe cose, uno sulla plastica così potevo metterci dentro anche le nuove collane... ma sarebbero rimaste fuori le cose di carta e di sughero... e allora vi beccate la mia sconclusionatezza e le mie varie ed even