Prendi un’amante del tè, che è anche un’artigiana
che lavora con materiali di recupero, regalale una confezione di tè assortiti del
Commercio Equo&Solidale, e ne farai una sorella felice.
In fondo la felicità è nelle piccole cose.
E lei apprezzerà davvero tantissimo, non solo perché
si gusterà tazze e tazze della sua bevanda preferita come se domani tutta l’acqua
del mondo potesse evaporare da un momento all’altro, non solo perché ammirerà
la scelta della marca sia a livello di qualità che a livello etico, ma perché sfrutterà
fino in fondo il regalo. Come? Quando si è affetti da una malattia cronica
chiamata recupero compulsivo, un pacco di tè può diventare tutt’altro (vedi
anche IL TUNNEL DEL RECUPERO).
Ma questa volta, per questo attacco di recuperite, ho una buona scusa...é tutta colpa di mio fratello!
Lui ha provocato la mia creatività... non si fanno questi regali alle sorelle indifese!!!
Scherzi a parte, non credo che, il giorno in cui mi ha fatto quel regalo si sarebbe aspettato che ne avrei potuto tirare fuori qualcosa di diverso da qualche tazza bevuta pensando al suo bel gesto, perchè nemmeno io ci pensavo. Amo questa bevanda, come dicevo, e una volta avuta la scatola in mano, già mi vedevo in poltrona, con un buon libro, a sorseggiarla e a godermi i vari aromi presenti nella confezione (che tra l’altro vi consiglio assolutamente perché sono uno più buono dell’altro… vi confesso che quando mi sono accorta di essere arrivata all’ultima bustina mi è partito un sonoro “nooooo!”).
Ma questa volta, per questo attacco di recuperite, ho una buona scusa...é tutta colpa di mio fratello!
Lui ha provocato la mia creatività... non si fanno questi regali alle sorelle indifese!!!
Scherzi a parte, non credo che, il giorno in cui mi ha fatto quel regalo si sarebbe aspettato che ne avrei potuto tirare fuori qualcosa di diverso da qualche tazza bevuta pensando al suo bel gesto, perchè nemmeno io ci pensavo. Amo questa bevanda, come dicevo, e una volta avuta la scatola in mano, già mi vedevo in poltrona, con un buon libro, a sorseggiarla e a godermi i vari aromi presenti nella confezione (che tra l’altro vi consiglio assolutamente perché sono uno più buono dell’altro… vi confesso che quando mi sono accorta di essere arrivata all’ultima bustina mi è partito un sonoro “nooooo!”).
Comunque… il secondo e quasi subitaneo pensiero è
andato alla scatola che conteneva le bustine… di legno chiaro, semplice, divisa
in quattro settori: perfetta per farne un espositore per il mio banco!
Lui non lo sapeva, ma mi aveva fatto un doppio regalo.
Lui non lo sapeva, ma mi aveva fatto un doppio regalo.
E poi, alla prima sorsata di un meraviglioso tè nero
indiano aromatizzato ai frutti di bosco, la rivelazione: era un peccato buttare
via la carta delle bustine; così bella, così colorata… perché non farne delle
perle di carta e crearne qualche bijoux?!? Detto fatto.
Come si trasforma una confezione di tè in qualcos’altro?
Ecco a voi la mia fotostoria di ordinaria follia nel mondo del recupero.
Primo passo: prepararsi un tè e gustarselo,
prendendosi un momento di pausa dal mondo.
Secondo passo: conservare la carta delle bustine in una scatola.
Secondo passo: conservare la carta delle bustine in una scatola.
Terzo passo: tagliare la carta e prepararla alla
lavorazione.
Quarto passo: lavorare la carta e ricavarne delle
perle.
Quinto passo: montare le perle di carta creandone
dei bijoux.
Commenti
Posta un commento