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FEMINISM

Come, spero, la maggior parte di voi saprà, da qualche mese a questa parte, ThinkOutsideTheBox ha una sede stabile, situata a Bologna in via Polese 9a. 
Tuttavia, non tutti sanno che il laboratorio è anche un Punto Viola.
Di cosa sto parlando? Sto parlando del fatto che quest'anno tutti i pezzi si sono finalmente uniti e tra i vari progetti che sono partiti, sono riuscita a realizzare qualcosa di concreto per un tema che da anni mi sta particolarmente a cuore: quello della lotta alla violenza di genere. 
 
Ma facciamo un passo indietro. Punti Viola è un'iniziativa dell'associazione Donnexstrada (che si occupa di violenza contro le donne e sicurezza in strada) volta a creare dei luoghi sicuri nelle città; locali dove chi ha bisogno, può trovare un rifugio, può chiedere aiuto, essere ascoltato e indirizzato ai servizi del territorio. 
Per creare un'impianto di questo tipo, l'associazione ha chiesto aiuto a tutti coloro che hanno voglia di mettere a disposizione il proprio spazio, il proprio tempo e la propria voglia di combattere un fenomeno che sta diventando, sempre di più, una piaga sociale a livello mondiale. 
Io ho, ovviamente, aderito all'iniziativa senza pensarci un attimo.
 
Troppo spesso per strada noi donne veniamo infastidite, fischiate, molestate, quando va bene... picchiate, stuprate e uccise quando non riusciamo a trovare una via di fuga. 
Troppo spesso, ancora oggi siamo viste solo come un oggetto sessuale. 
Troppo spesso, ancora oggi, la società degli uomini ci vuole docili e sottomesse, ci preferirebbe incapaci di un pensiero o un'opinione. 
E io, personalmente, da sempre combatto. Non perchè voglio che gli uomini ci riconoscano uguali a loro. Non mi sento uguale a loro, non sono un'uomo e nemmeno vorrei esserlo. Amo essere donna e combatto per il mio diritto di esserlo. Combatto per il diritto di essere libera di camminare per strada vestita come mi pare all'ora che mi pare, per il diritto di dire quello che penso, di fare il lavoro che voglio, di non dover scegliere tra lavoro e famiglia (pur esercitando il mio diritto di non volerne una), per il diritto di studiare, di pensare, di non essere ammazzata solo perchè sono una donna, di non essere lapidata, infibulata, di crescere i miei figli senza la supervisione di un uomo, di poter abortire, di poter divorziare, di non dover dipendere da nessuno o semplicemente per la libertà di decidere per me stessa.
 
Diventare Punto Viola è stata la prima azione concreta in questa direzione.
 
La seconda è la Collezione Feminism. 
 

Una linea dedicata alle donne che ogni giorno si impegnano in difesa dei diritti di tutte noi. Una serie di 12 illustrazioni di donne provenienti da tutto il mondo, perchè forse potranno essere diverse le condizioni da cui proveniamo, il livello dei diritti e di consapevolezza da parte dei governi o le restrizioni cui siamo soggette, ma chi più chi meno, combattiamo tutte una battaglia che va nella stessa direzione: la lotta al patriarcato, la rivincita del femminismo.
 
Nel 1884 Edwin Abbott pubblicava Flatlandia, la storia di un ipotetico mondo bidimensionale dove tutti gli esseri viventi sono figure geometriche: quanti più lati hanno, tanto più sono ai livelli alti della società. A Flatlandia le donne sono linee rette. 
Nel mio mondo le donne sono figure geometriche complesse, fatte di triangoli, cerchi, ellissi e forme irregolari, semplificate nei loro costumi per questioni estetiche, non certo ideologiche, disegnate nei colori più vivaci e allegri possibili. Nel mio mondo le donne possono permettersi di non essere vigili h24 e stare ad occhi chiusi a sognare il loro mondo ideale, senza preoccuparsi di quello reale, perchè lì sono al sicuro. 

Ed eccole qua, le mie 12 femministe, ovvero 12 cartoline con davanti la definizione di Femminismo che
Sir James Bevan (un Alto Commissario del Regno Unito) diede nel marzo del 2015 durante una riunione per porre fine alla violenza contro le donne:

Feminism is radical notion that women are people
Il femminismo è l'idea radicale che le donne sono persone
 
 e dietro una frase tratta da uno spettacolo teatrale di William Jean Bertazzo
 

In piedi, Signori, davanti a una donna,
per tutte le violenze consumate su di lei,
per le umiliazioni che ha subito,
per quel suo corpo che avete sfruttato
per l’intelligenza che avete calpestato
per l’ignoranza in cui l’avete tenuta
per quella bocca che le avete tappato
per la sua libertà che le avete negato
per le ali che le avete tarpato
per tutto questo
in piedi, Signori, in piedi davanti a una Donna.

 












Come dicevo, 12 cartoline, ma anche 12 ciondoli e 12 paia di orecchini realizzati in cartone recuperato vetrificato (abbinabili a proprio piacere o acquistabili singolarmente).
Ecco la collezione completa degli orecchini... e ora, a voi la scelta!
 

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